lunedì 26 maggio 2014

ZKU un centro per l'Arte e l'Urbanistica a Moabit


ZKU - Zentrum für Kunst und Urbanistik

Uno spazio inutilizzato che rivive grazie alla cultura, un esperimento di riqualificazione, lo ZKU - Zentrum für Kunst und Urbanistik (Centro per l'Arte e Urbanistica)  si trova all’interno di un ex deposito ferroviario, nell’area di Westhafen, porto ovest, il più grande porto interno di Berlino ancora attivo.

Da area ferroviaria ottocentesca, funzionale al trasporto merci,parte della Güterbahnhof Moabit si trasforma in un nuovo polo culturale ed è destinata a diventare un centro vivace per il “trasporto” di idee e progetti nell'era postindustriale.

Lo ZKU  è il risultato di un concetto sviluppato da KUNSTrePUBLIK, collettivo di artisti berlinesi, che nell’estate del 2012 inaugura il Centro per l'Arte e l’Urbanistica nell’ex scalo merci di Moabit. Il risultato dell’attento lavoro di recupero della struttura sono 13 monolocali per residenze artistiche, un’area eventi per mostre e manifestazioni e uno spazio in comune per workshop e laboratori. Immerso in un parco pubblico di nuova concezione, risultato del processo di pianificazione partecipata condotto dal quartiere di Mitte, con tanto di orti urbani, alberi da frutta e parco giochi per grandi e piccini, la struttura mantiene l’originale fascino industriale.


Le idee trainanti e i progetti proposti dal collettivo KUNSTrePUBLIK sono concentrati sulla partecipazione locale e sullo scambio a livello globale, provenendo da ambienti non istituzionali, i fondatori, (Einhoff, Horst, Sachs) aspirano a continuare ad esplorare forme di collaborazione e ricerca condivisibile, che vanno oltre preconcetti esistenti .

Lo sviluppo dello ZKU è un processo a lungo termine che si evolverà attraverso i contributi e le osservazioni critiche espresse dai partecipanti e dai partner che sostengono le attività, queste sono rivolte ad un pubblico eterogeneo sempre invitato a seguire i risultati finali. Durante gli eventi “Openhaus” gli artisti sono invitati ad esporre le idee e i progetti attraverso gli elaborati prodotti nel corso della residenza.

Circondata su tutti i lati da acqua, Moabit era un'enclave abitata nel 19° secolo da ugonotti fuggiti dalla Francia, è a loro che si deve il nome, con l'avvento dell'industrializzazione, il quartiere divenne un’importante zona di produzione.

Quale posto migliore quindi per esplorare questioni urbane legate ad una città che non ha cessato di essere costruita negli ultimi 150 anni? Berlino ha assistito a cambiamenti di confini a diversi livelli: geografico, politico, sociale e culturale. La città ha acquistato un carattere urbano specifico, caratterizzato da una mancanza di finanziamenti, cosa che ha portato ad alti livelli di improvvisazione con conseguenti processi di pianificazione sperimentali, spesso vincenti, e ad una vasta gamma di attività innovative e indipendenti, che hanno fatto e fanno di Berlino un perfetto laboratorio per le “questioni” urbane.

Se vi incuriosisce scoprire un modo diverso di pensare allo sviluppo e all’evoluzione della città, vi consigliamo una visita al centro artistico e di ricerca ZKU . Ricerche e foto a cura di Berlino Explorer
Articolo già pubblicato sul Magazine BerlinoCacioePepe

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