venerdì 21 agosto 2015

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Team Berlino Explorer

venerdì 11 luglio 2014

Ex Crematorio di Wedding

Galleria Ebensperger

Wedding ha un nuovo spazio dedicato all’arte che si stabilisce all’interno del primo crematorio prussiano, edificio sacro dei primi del ‘900. I curatori della Berlinale 2013 sono stati i primi a potere allestire una mostra in questo spazio così anticonvenzionale che si è rivelato molto interessante e adatto alla esposizione d’arte contemporanea, tanto che il gallerista Patrick Ebensperger vi istituisce un vero e proprio campus per l’arte con studi, uffici e sale progetto.

La struttura potrebbe essere confusa con una villa neogotica se non fosse per la ciminiera alle sue spalle che ci ricorda l’originale funzione, affonda con il suo corpo esagonale in cortile verde racchiuso da una cancellata che la separa dal mondo esterno. Spento nel 2001, per ovvi motivi di natura igienica e urbanistica, il crematorio ha rischiato di rimanere un pezzo di archeologia urbana abbandonato e vuoto. Nonostante serva un po’ di fantasia ad immaginare la rivalorizzazione di un impianto di questo tipo, l’idea di trasformare gli austeri spazi in un luogo di esposizione e produzione artistica, è vincente.

lunedì 7 luglio 2014

Le Corbusierhaus ovvero la macchina per vivere

Le Corbusierhaus

Le Corbusierhaus, chiamata anche Wohnmaschine (macchina per vivere) è la proposta edilizia con cui Le Corbusier partecipa all’Esposizione Internazionale per l’Edilizia, Internationale Bauausstellung Berlin, del 1957. Nel 1953 in occasione dell’Interbau, vengono progettati diversi edifici nuovi con lo scopo di sopperire all’esigenza di alloggi che si era venuta a creare nel dopoguerra. Architetti internazionali, del calibro di Oscar Niemeyer, Alvar Aalto e Walter Gropius vengono chiamati a partecipare alla ricostruzione del nuovo quartiere Hansaviertel.
Nel progetto venne coinvolto anche l’architetto svizzero Le Corbusier, che aveva precedentemente portato a termine in Francia tre Unités d’habitation (unità abitative) e che per l’occasione realizzò il progetto della nuova “Unité d’habitation, typ Berlin” in stile berlinese. Per le sue enormi dimensioni il progetto venne realizzato nei pressi dello Stadio Olimpico, lontano dall’area dell’Hansaviertel. Il soprannome non tarda ad arrivare, conosciuto anche come Wohndampfer (Abitazione a vapore) l’edificio ricorda in effetti un grande transatlantico arenato nel terreno.

giovedì 19 giugno 2014

A Schöneweide il nuovo centro per le arti

villa Hasselwerde-Novilla
La storia del distretto di Schöneweide è fortemente connessa con la quella del gruppo AEG, Società Generale di Elettricità, per la quale l’architetto P. Behrens, a fine ’800, progettò imponenti edifici produttivi sulla Wilhelminenhofstraße, dando vita al nuovo quartiere industriale e operaio.
Con la fine della DDR questa zona va mano mano perdendo la forte valenza industriale originale, ma gli edifici, con le facciate in mattoni rossi e gialli, creano tutt’oggi  un paesaggio molto affascinante.
Da diversi anni e con molto impegno, la città punta a dar nuova immagine al quartiere, la dimensione degli edifici rende l’operazione di non facile gestione e rendere accattivante un’area periferica è una sfida a tutti gli effetti.
Si punta sull’arte, quest’estate durante il festival Kunst am Spreeknie, Schöneweide è diventato un “luogo culturale” riunendo ben 400 tra artisti e creativi. Mostre, concerti, spettacoli e visite d’arte, tutto per invogliare la città a scoprire questo quartiere poco conosciuto.
All’interno del festival il curatore John Power, direttore della galleria G11 (che si trova nella Funkhaus di Nalepastraße) ha organizzato un’interessante collettiva in una delle sale macchina dell’ex sottostazione elettrica; un’occasione unica per gli amanti dell’archeologia industriale e per i curiosi, visto che queste strutture sono solitamente inutilizzate e chiuse al pubblico.
Ed ancora, è notizia ufficiale di qualche giorno fa che, la storica villa Hasselwerde, lungo la Sprea,  sarà la sede del nuovo progetto NOVILLA, un centro per le arti internazionali curato dal gruppo MoBe -Moving Poets Berlin.
Di certo la trasformazione di un’area così ampia non sarà semplice e i benefici di questo tipo di operazioni non saranno immediati, puntare sull’arte e la cultura è di certo un tentativo che in una città come Berlino potrebbe, forse, ancora, portare ad un risultato…
Ricerche a cura del progetto Berlino Explorer

giovedì 12 giugno 2014

Ufo Sound, studi di registrazione in un ex birrificio


Ufo Sound Studios


Gli studi di registrazione Ufo Sound Studios si trovano nello storico birrificio C. Schneider, nascosto nel cortile tra Greifswalder strasse e Am Friedrichshain. Nel 2006 Jens Reule, tecnico del suono, compra il vecchio edificio con l'idea di creare studi e sale di registrazione e un area museale, vista la quantità di oggetti storici trovati all'interno della struttura.

A vederlo dall'esterno l'edificio sembra ancora un rudere, il timpano è crollato e la facciata con i tipici mattoni gialli è coperta da una patina grigia, invece un attento progetto di ripristino disegna all'interno dello spazio la grande sala principale, divisa mediante pareti temporanee, in foyer, uffici e studio di registrazione. L'obiettivo di Reule non è solo il restauro e la ricostruzione completa degli spazi ma sopratutto la conservazione delle tracce della storia che in questo luogo è possibile leggere.

Costruita nel 1891 nel quartiere di Prenzlauer Berg, la fabbrica produceva e imbottigliava la birra che veniva servita all'aperto nel bellissimo giardino "Svizzero" (Schweizer Garten), qualche anno dopo, l'area diventa un punto di riferimento per le notti del quartiere con l'aggiunta di un cinema, una grande e sontuosa sala da ballo e un piccolo parco divertimenti. Il livello di elevazione artificiale della struttura forniva non solo ampio spazio per la produzione, ma risultava ottimale per la costruzione di passaggi segreti e bunker sotterranei, dove avevano luogo incontri segreti ed importanti eventi storici.

Così come per molte strutture produttive, l'attività non durerà a lungo, con lo scoppio del primo conflitto mondiale la produzione si arresta e la birreria Schneider chiude solo dopo 23 anni dalla sua fondazione.

Il parco di divertimenti nello Schweizer Garten, rilevato nel '21 da W. Paeschke, si trasforma nel teatro estivo più grande di Berlino, rinnovato anche il cinema, diventa  locale per proiezioni e sede dove organizzare feste e balli, ma anche importanti incontri politici. Pare che sia stato proprio in questi locali che, durante un acceso dibattito politico nel '32, scoppiò una violenta rissa nella quale perse la vita un esponente del NSDAP (partito nazionalsocialista) e Joseph Goebbels, ministro della propaganda, fu costretto a fuggire dalla finestra.

Hitler, nominato cancelliere nel 1933, sembra abbia scelto di costruire proprio qui, di fronte alla fabbrica di birra Schneider, come un atto di vendetta per questo attacco ricevuto dalla sinistra, la prima sede del Ministero della Propaganda, dove nacquero per mano di Goebbels le mosse e le strategie della propaganda naziste (ufficio amministrativo poi trasferito a Wilhelm Platz, Mitte).

Dove oggi si trova il parco di Friedrichshain vi erano due enormi torri antiproiettile, costruite per abbattere aerei militari ostili adoperate anche come bunker militare; si racconta che, uno dei passaggi segreti per arrivare alla struttura, partisse proprio dal vano ascensore della birreria, traccia oggi eliminata dalle fondamenta scavate per far posto alla costruzione di un progetto residenziale che copre completamente l'area dell'antico Schweizer Garten.

Dopo aver liberato Berlino, i russi provarono a far saltare in aria la massiccia struttura in cemento, riuscendoci solo in parte, infatti è ancora possibile scorgere quel che rimane del bunker all'interno del parco. La parte integra degli edifici della Schneider, dopo i bombardamenti del '45, venne poi adoperata durante la DDR per gestire operazioni di intelligence e controllo.

I lavori di ripristino delle antiche strutture, vanno avanti dal 2006, l'appassionato lavoro di Reule non si ferma, la sala per eventi e registrazione di concerti dal vivo dovrebbe essere pronta a breve, così come per il bar e il museo, il tutto però, con non pochi problemi da superare. In conflitto con i vicini, a causa del costante rumore, conseguenza dei lavori e ancor di più con l'idea di un investitore che, nell'area antistante all'ingresso della birreria, vorrebbe costruire un edificio residenziale di 5 piani; per ora il tribunale amministrativo ha bloccato il progetto, anche se la decisione definitiva rimane in sospeso.

La missione di Reules è preservare la Berlino degli anni 1990, quando nei vuoti edifici industriali si improvvisavano centri culturali e si era ancora lontani dall'idea della costruzione di Loft e appartamenti di lusso a tutti i costi. queste le sue parole durante un’ intervista "Penso che sia importante preservare l'arte e la cultura nel centro della città, anche se in contrasto con le politiche attualmente in atto di gentrification"

Il termine che adopera è Verdichtung che tradotto letteralmente sta per compattazione, ma capiamo perfettamente a cosa si riferisce.


Indirizzo Greifswalder Str. 23a 10405 Berlin

Ricerche a cura del progetto Berlino Explorer

lunedì 26 maggio 2014

ZKU un centro per l'Arte e l'Urbanistica a Moabit


ZKU - Zentrum für Kunst und Urbanistik

Uno spazio inutilizzato che rivive grazie alla cultura, un esperimento di riqualificazione, lo ZKU - Zentrum für Kunst und Urbanistik (Centro per l'Arte e Urbanistica)  si trova all’interno di un ex deposito ferroviario, nell’area di Westhafen, porto ovest, il più grande porto interno di Berlino ancora attivo.

Da area ferroviaria ottocentesca, funzionale al trasporto merci,parte della Güterbahnhof Moabit si trasforma in un nuovo polo culturale ed è destinata a diventare un centro vivace per il “trasporto” di idee e progetti nell'era postindustriale.

Lo ZKU  è il risultato di un concetto sviluppato da KUNSTrePUBLIK, collettivo di artisti berlinesi, che nell’estate del 2012 inaugura il Centro per l'Arte e l’Urbanistica nell’ex scalo merci di Moabit. Il risultato dell’attento lavoro di recupero della struttura sono 13 monolocali per residenze artistiche, un’area eventi per mostre e manifestazioni e uno spazio in comune per workshop e laboratori. Immerso in un parco pubblico di nuova concezione, risultato del processo di pianificazione partecipata condotto dal quartiere di Mitte, con tanto di orti urbani, alberi da frutta e parco giochi per grandi e piccini, la struttura mantiene l’originale fascino industriale.

mercoledì 3 aprile 2013

Centro per la danza contemporanea a Wedding

Uferstudios Wedding



Gli Uferstudios, studi per la danza contemporanea, si trovano all'interno dell' antico deposito di tram della BVG (Società dei trasporti) di Berlino-Wedding, che costeggia il fiume Panke.

Ampliato nel '29 dall'architetto Jean Kramer, su un'area già utilizzata per il servizio dei tram trainati da cavalli, il rinnovato complesso di capannoni con facciata in mattoni, come si legge nella descrizione dell'autorità per la conservazione dei beni architettonici, "combina motivi espressivi ad elementi della Nuova Oggettività" movimento artistico nato in Germania alla fine della prima guerra mondiale.  

Oggi non ci sono più tram, le officine si trasformano in un centro culturale per la musica e la danza contemporanea, nei depositi trovano posto 14 sale prova e spazi per prestazioni artistiche.